Il Pinot Noir
Identificazione e Origine
Certamente di origine Borgognona; inscritto nel catalogo ufficiale delle varietà di vigne da uva per vino, lista A1. Alcuni ricercatori Italiani e Svizzeri ammettono l’ipotesi che il Pinot Noir sia un antico progenitore dell’uva Syrah.
Sinonimi:Plant fin, Pinot fin, Noirienne nel Jura e in Borgogna, Auvernat nella regione di Orléans, Noble in Torenna, Morillon o Maurillon, Bourguignon in Alvergna, Savagnin noir nel Jura senza tuttavia aver legame di parentela con il vero Savagnin.
Descrizione: Gemme quasi cotonose bianche all’inizio della primavera per divenire in seguito lanuginose e bianche. Giovani Foglie all’inizio lanuginose poi a superficie a ragnatela debolmente marcata o glabre, la pagina inferiore portante comunque della lanuggine. Foglie medie, orbicolari, verde carico, spesse, in imbuto, grossolanamente bollose, generalmente intere o debolmente trilobate; seno peziolare in lira stretta o a bordi sovrapposti, soprattutto nelle foglie fortemente involute; denti ogivali, medi. In Autunno il fogliame prende una bella tinta gialla più o meno macchiata di rosso, a secondo dei differenti cloni. Rami laterali, verdi con qualche stria longitudinale bruna e nodi rosacei; viticci carnosi medi. Grappoli piccoli cilindrici molto raramente alati, compatti con peduncolo ligneo molto duro; bacche piccole sferiche o leggermente ovoidali, di un bel colore nero bluastro o violetto carico ricoperte da abbondante pruina, buccia spessa ricca in materia colorante, polpa poco abbondante e fondente.
Attitudine produttiva
L’apertura delle gemme è precoce e ciò rende la pianta sensibile alle gelate primaverili; maturità prima epoca; localizza la sua coltivazione sui fianchi collinari ben esposti nei vigneti settentrionali. La fertilità di questo vitigno è scarsa e, a secondo le regioni, l’allevamento è condotto in Gobelet a tre o quattro bracci in cordone di Royat o in Guyot semplice o doppio, preferendo quest’ultimi a condotta su filo essendo i rami interni molto fragili. Necessita di una defogliatura molto curata e presenta una indesiderata tendenza a produrre numerosi grappolini; resiste bene alle gelate invernali, durante il riposo vegetativo. Sensibile alla peronospera, all’oidio, alle cicaline, al ragnetto rosso e alla muffa grigia. Adattato alle zone temperate predilige particolarmente i terreni argilloso calcarei, vitigno vigoroso.
Cloni certificati
Sono stati intrapresi numerosi lavori di selezione in Borgogna ed in Champagne che hanno mostrato innanzitutto che i cloni a foglia intera davano migliori rendimenti rispetto a quelli a foglie incise, i quali, non portano che dei grappoli molto piccoli. Secondo i cloni i rendimenti possono variare da uno a tre volte (da 26 a 90 hl/ha) con un grado alcolico naturale compreso tra 8,8%vol a 11,7%vol. Esistono delle differenze notevoli tra i vari cloni rispetto alla resistenza alla muffa grigia. Sono stati certificati 46 cloni in materiale selezionato di cui il numero 459 è il più rappresentativo dal punto di vista qualitativo seguito dai numeri 111, 114, e 292 impiegati in borgogna, mentre i numeri 386, 388 e 389, più produttivi sono utilizzati in Champagne.
Vino ed Aromi
Il Pinot Noir è stato classificato come raccomandato nella maggior parte dei dipartimenti ad esclusione del Sud-Ovest. In Borgogna è vinificato in purezza nelle differenti AOC Bourgogne e i Crus tranne che per l’AOC Bourgogne passetoutgrains, che comprende del Gamay. Nella Champagne è associato allo Chardonnay e al Pinot Meunier. Nella vallata della Loira fa parte della produzione dei vini rossi delle denominazioni Sancerre, Menetou-Salon, Tourainne, Rose de Loire, Cremant de Loire, Côtes de Gien, vins de l’Orléannais, Cheverny, Côteaux-du-Vendomois, Valencay, Chateaumeillant, Vins du Haut-Poitou, Fief Vendéens. Entra anche nella produzione dei vini rossi e rosati della AOC Alsace. I vini di Pinot Noir sono di un bel colore ma poco intenso. Vini dai 10° ai 12° gradi naturali, sono adatti all’invecchiamento e il loro colore rosso rubino vira verso le note aranciate e parte di esso facilemente si deposita sul vetro della bottiglia. Posseggono un bouquet molto gradevole che si sofferma lungamente in bocca, spesso dimostrando una grande complessità di aromi, che vanno dai profumi del ribes nero, dalle note animali e muschiate, alle note di cuoio e spezie, a quelle floreali di rosa appassita e violetta.