Vini e vitigni di Francia

 

Muscat d'Alsace

Muscat d’Alsace

Il Moscato bianco ad acini piccoli

 

Identificazione ed origine : molto verosimilmente di origine greca, questo vitigno, coltivato dalla più remota antichità, è conosciuto nel mondo intero. In Francia, è iscritto nel Catalogo Ufficiale delle varietà di uve da vino nella lista A1.

Sinonimi: Muscat de Frontignan, Muscat de Die nella Drôme, Muscat d’Alsace, Muscat d’Eisenstad ed altri

Descrizione : Gemme cotonose biancastre a margini carminati. Foglie orbicolari, spesse, pentalobate, a seni laterali superiori profondi e molto stretti, seno peziolare chiuso , a bordi paralleli: denti angolosi in due serie, molto stretti, pagina inferiore glabra con nervature pubescenti. Rami striati a nodi appiattiti alla sommità, con linee brune, longitudinali; grandi viticci verdi. Grappoli medi, raramente alati, cilindrici, lunghi stretti e compatti; bacche sferiche, medie, di un bel colore giallo ambrato, buccia spessa che si copre di piccoli punti rossi a maturità completa (esiste anche nella varietà nera e rosa, che tuttavia risultano esser poco coltivate); polpa compatta, gustosa e molto zuccherina che possiede un delicato sapore aromatico. Maturità di seconda epoca.

Attitudine alla produzione : apertura delle gemme precoce, il suo vigore è medio ed il portamento eretto semi eretto. Taglio corto. E’ molto sensibile alla nascita corta (court-noué), all’Oidio, alla Peronospera, alla muffa grigia, all’Erinosi agli Acari e all’inversione del grappolo. Come tutte le uve Apiane, risulta spesso essere soggetta agli attacchi di api e vespe, dove quest’ultime arrivano ad arrecare danni importanti riuscendo spesso a vuotare completamente gli acini della loro sostanza, e, lasciando solamente la buccia e i vinaccioli. Particolarmente adatto alla coltivazione sui terreni calacarei-argillos, calacre e pietrosi, a scarso rendimento, dove sviluppa il massimo delle sue prerogative di aromaticità. Maturità di seconda epoca.

Cloni certificati : tredici certificati, di cui da preferirsi il 154 che da i migliori risultati per l’aromaticità, il 455 ed il 579 con buon compromesso tra aromaticità e produttività. Il 1172, solo clone per la varietà rosa ed il 452 per quella ad acini grossi. In Alsazia viene normalmente vinificato come vino secco associato al Muscat Ottonel.

Vino ed aromi: coltivato in molte regioni di Francia, soprattutto in quelle meridionali, entra nella composizione di diverse tipologie di vino, tra le quali Il Muscat de Frontignan, de Lunel, de Mireval, de Saint-Jean de Minervois, ma anche nei vini di Banyuls, Maury e Rivesaltes ; in associazione con la Clairette, lo si utilizza nella Drôme per la produzione della Clairette de Die. Aromi di cera d’api, fiori d’arancio, limone ed agrumi in genere, fiori di acacia, ginestra , glicine e gelsomino, rosa, miele, tiglio, ecc.

Accostamenti consigliati: i dolcissimi vini del sud naturalmente esprimono il meglio di sé al momento del dessert, ma anche con frutta come il melone ed inconsueti aperitivi. Il vino Alsaziano secco , acido e profumato, ama piatti prelibati di pesce nobile, salsati arricchiti da erbe aromatiche e spezie. Eccellente compagno degli asparagi.