Vini e vitigni di Francia

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Il Sauvignon

Identificazione e origine: vitigno tipicamente Bordolese, iscritto nel Catalogo Ufficiale delle varietà di uva lista A1.

Sinonimi: sauternes, blanc fumé nel dipartimento della Nièvre, ahumat nel Béarn, fié nella Vienne per il Sauvignon Gris e mune mahatsa per il bianco, Surin nel Loir-et-Cher .

Descrizione: Foglie piccole, orbicolari, tomentose, incise e grossolanamente bollose, profondamente pentalobate, con seni laterali stretti e a fondo appuntito. Seno peziolare in lira più o meno aperta; denti ogivali, stretti e mucronati. Grappoli da piccoli a medi, troncoconici, compatti a volte alati ; bacche piccole, ovoidali o di forma leggermente ellittica, buccia spessa di un bel colore giallo dorato a maturità completa ( esiste anche grigio, clone 917 e rosso), polpa fondente con un deciso sapore aromatico che ricorda la buccia di qualche  Moscato.

Attitudine alla produzione : periodo di apertura delle gemme medio, posteriore tuttavia a quello del Semillon, con il quali condivide molte superfici vitate, ed al contempo precedente di qualche giorno rispetto a quello del Cabernet-Sauvignon. Predilige particolarmente i terreni poco o mediamente fertili. Vitigno vigoroso, da innestarsi preferibilmente su piedi di debole vigore; buon produttore, di portamento eretto, domanda tuttavia di essere condotto su filo e palizzato con cura: la sua fertilità risulta spesso non eccessiva, a causa di frequenti colature, dovute ad un eccessivo vigore o in ragione del suo cattivo stato sanitario. Sensibile all’oidio, al marciume nero del rafide, all’escoriosi, all’erinosi, alle malattie del legno; poco attaccato dalla peronospera, risulta tuttavia molto sensibile alla muffa grigia. Maturità di seconda epoca tardiva.

Cloni certificati : in totale 21. Da evitarsi il 316 ed il 317 portatori di arricciamento fogliare, e da preferire il 297 (tuttavia più sensibile alla muffa grigia), il 376, 530, 905 e 906.

Vino ed aromi: fa parte della coltivazione nelle denomiazioni, Sauternes, barsac, Loupiac, Sainte- Croix-du- Mont, Bergerac, Monbazillac, Pouilly fumé, Blanc fumé de Pouilly, Sancerre, Menetou-Salon, Quincy, Reuilly, Valencay, Vins du haut Poitou, Saint Bris, Cassis, Bandol. Nel Soternese produce eccellenti vini passiti ottenuti per attacco delle uve da parte della Botrytis Cinerea, con rendimento massimo di 25 hl/ha e gradazione minima di 13 gradi alcolometrici. Nelle altre regioni dona un vino bianco secco, molto profumato, elegante, molto fine, equilibrato, tipico e ricco in alcool. La notevole carica aromatica è sostenuta da innumerevoli aromi che si sviluppano nel corso del suo affinamento : dimentichiamo (e sarebbe finalmente ora) il descittore piu comunemente usato dal volgo, la pipì di gatto, piuttosto; il caratteristico sentore è del tutto simile al profumo delle gemme di ribes nero, in molti casi ricorda la foglia del fico schiacciata tra le mani, i giovani getti del pomodoro o del basilico, ma anche l’albicocca, mandorla amara, ananas, limone, arancia, fiore d’acacia, felce, frutta esotica, ginestra, menta, con note più complesse di affumicato, muschiate e di pietra focaia.

Accostamenti consigliati: antipasti e primi piatti della cucina mediterraneapiatti ricercati ed elaborati a base di pesce nobile, formaggi a pasta molle ben profumati, in particolar modo quelli al latte crudo di capra, grandi vini da aperitivo.

Sancerre composizione