Il vigneto di Bellet è certamente uno dei più antichi di Francia; la sua comparsa risale probabilmente all’epoca della fondazione della città di Marsiglia. Il vigneto ha visto il suo periodo più prospero nel XIX° secolo, ( in quel periodo si producevano oltre mille ettolitri di vino l’anno) , ma la comparsa della malattie crittogramiche e della fillossera hanno minacciato l’estinzione stessa delle vigne. Il coraggio e la tenacia dei viticoltori, devoti al loro prodotto, è valso al vino di Bellet la classificazione di “Appellation d’Origine Contrôlée” (AOC) nel 1941. Composte da aziende a conduzione familiare, le colline di Bellet comprendono quindici produttori, sensibili al rispetto della tradizione e della qualità. Ad oggi, il vino di Bellet è famoso nel mondo; già apprezzato da Luigi XIV e successivamente dall’enofilo, nonché presidente degli Stati Uniti Thomas Jefferson , è oggi ammirato e riconosciuto compagno dei suoi più illustri confratelli vini di Borgogna e Bordeaux. La denominazione si estende per circa 650 ettari, di cui 50 ettari coltivati, sulle pendici degli ultimi contrafforti delle Alpi, ad un’altitudine tra i 200 ei 300 metri, interamente situate nel territorio della città di Nizza, nella regione delle Alpi Marittime. Collocato nel pieno della regione mediterranea, questo vigneto è esposto costantemente al sole (2700 ore l’anno), e alla pioggia benefica (838 millimetri per anno) e gode di un particolare microclima, grazie alla sua esposizione ai venti di Maestrale e Tramontana che soffiano quasi ininterrottamente nella valle. Le viti radicano in stretti filari chiamati “giardino a schiera” su un terreno costituito da ciottoli, mescolati a sabbia di colore chiaro (Poudingue) frammista a qualche vena di argilla. Queste eccellenti condizioni riunite, favoriscono l’espressione e la piena maturità delle uve, nonché la straordinaria armonia dei vini di questa regione. Il decreto legislativo riguardante la Denominazione di Origine, autorizza un certo numero di vitigni: per i vini bianchi Il Rolle ( pianta tipica di Nizza, ed è l’uva principalmente utilizzata nell’elaborazione di questi vini (80-90%), e lo Chardonnay, mentre invece, per quanto riguarda i vini rossi e rosati, primariamente la Folle Noire, così chiamata per i rendimenti molto capricciosi, il Braquet, che è anche il nome di una antica famiglia del territorio, il Grenache e il Cinsault.